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Implantologia

 - MEDIADENT SARZANA

L'implantologia è una  tecnica di chirurgia orale che consente di inserire nell'osso delle arcate dentarie gli "impianti",  rappresentati da una sorta di vite in materiale biocompatibile (titanio) che si integra con l'osso e ha la funzione di sostenere una corona artificiale od una protesi.  

SUPERFICI E FORME IMPLANTARI


La ricerca è in costante evoluzione per dare forme e superfici implantari che consentano via e via sempre una maggiore stabilità iniziale.Circa le superfici ad oggi la ricerca è sempre più orientata su superfici rugose tali da consentire una immediata stabilizzazione del coagulo e quindi una migliore guarigione.

Nel nostro studio utilizziamo sia impianti cilindrici sia i più recenti impianti conici per procedure postestrattive. Teniamo a sottolineare che tutti i dispositivi implantari utilizzati nel nostro ambulatorio sono di provenienza europea o statunitense e di aziende di acclarata fama sul mercato implantale globale.

Impianti post-estrattivi

Impianti post-estrattivi - MEDIADENT SARZANA

L’avulsione di un elemento dentario è seguito da un progressivo riassorbimento della cresta alveolare in seguito al quale, in assenza di tecniche ricostruttive/rigenerative, può risultare più difficoltoso o impossibile il successivo inserimento di impianti, con il conseguente allungamento dei tempi di trattamento e dei costi biologici ed economici.

Inoltre, l’alterazione della morfologia dei tessuti molli, associata al riassorbimento della cresta alveolare, può rendere più difficile il raggiungimento di un risultato estetico ottimale.

In seguito a queste considerazioni si è arrivati all’ideazione di impianti postestrattivi, cioè inseriti in alveoli da cui è stato appena estratto un elemento dentario.

Si parla di impianti postestrattivi immediati in caso di inserimento dell’impianto subito dopo l’estrazione e di impianti postestrattivi differiti nel caso in cui l’impianto venga inserito entro 5-6 settimane dall’estrazione.

L’inserimento immediato degli impianti, si discosta dai protocolli chirurgici tradizionali proposti da Branemark e Shroeder  che prevedevano l’inserimento degli impianti in mascellari edentuli da almeno 6 mesi.

Il posizionamento immediato ha quindi il vantaggio, che sembra essere spesso scontato, anche se raramente menzionato, dell'enorme beneficio psicologico che questa metodica offre ai pazienti, riducendo loro l'ansia di subire una seconda procedura chirurgica, o il pensiero del vivere in una società con un dente mancante o con una lenta sostituzione di esso.

La ricerca scientifica ha comunque evidenziato che gli impianti posizionati in alveoli post-estrattivi attentamente selezionati hanno le stesse alte probabilità di successo rispetto a impianti inseriti in siti guariti (Wagenberg & Ginsburg, 2001) e che impianti caricati immediatamente hanno lo stesso successo di impianti posizionati e protesizzati tradizionalmente (Grunder, 2001; Cooper et al., 2007).

Impianti a carico immediato

Impianti a carico immediato - MEDIADENT SARZANA

Gli studi di Brånemarck (1977, 1985) hanno rappresentato il passaggio dell’implantologia dall’epoca pionieristica a quella moderna, enunciando alcuni dei dogmi e dei principi fondamentali necessari a mantenere e ottenere l’osteointegrazione. Il protocollo di Brånemark rappresenta tuttora la procedura chirurgico-protesica più affidabile per ottenere la stabilità meccanica e istologica dell’impianto e quindi la predicibilità a lungo termine del risultato riabilitativo. Il successo degli impianti osteointegrati a 10 anni è il 92 % sul mascellare e il 98 % sulla mandibola ( Adell et al. 1990 ).

Per ridurre il rischio di fallimento implantare, la tecnica chirurgica utilizzata è a 2 fasi e gli impianti devono essere protetti dal carico protesico durante il periodo di guarigione della durata di 3-4 mesi per la mandibola e di 6-8 mesi per la mascella ( Brånemark et al. 1977).

  

Negli ultimi anni è stato dimostrato che la procedura in 2 fasi, con impianto sommerso durante il periodo di guarigione, può non essere necessaria dato che l’impianto può essere posizionato in un’unica fase chirurgica e immediatamente protesizzato senza andare ad interferire con il processo dell’osteointegrazione.

Oggi si ritiene infatti, che il carico prematuro non determini di per sé la formazione di tessuto fibroso perimplantare che è indotta dai macromovimenti e da un eccesso di micromovimenti.

  

Il termine “carico immediato” indica la funzionalizzazione dell’impianto, mediante un’adeguata struttura protesica, nella stessa seduta di posizionamento degli impianti, senza compromettere la stabilità primaria per tutto il periodo di guarigione; si definisce invece “carico precoce” la funzionalizzazione dell’impianto oltre le 48 ore dall’intervento ed entro i 20 giorni.

 

  Vantaggi e svantaggi del carico immediato

 

La possibilità di realizzare una riabilitazione implanto-protesica con carico immediato rappresenta per i pazienti un grande vantaggio dal punto di vista psicologico e funzionale:

  • riduce la durata del trattamento;
  • evita lunghi tempi di attesa per la guarigione;
  • Riduce l’edema post-chirurgico;
  • Riduce i tempi di guarigione dei tessuti molli preimplantari;
  • Migliore incorporazione della protesi con recupero funzionale più rapido;

A fronte di questi innegabili vantaggi la procedura presenta però alcuni svantaggi che dipendono da alcune condizioni:

  • non eseguibile in tutti i casi a causa dei rigidi criteri di inclusione ed esclusione;
  • programmazione logistica complessa ;
  • tempistiche ristrette per l’allestimento delle protesi provvisorie;
  • controlli post-chirurgici ravvicinati;
  • modifiche protesiche ravvicinate;