La tecnica consiste nell’eseguire un’incisione ed uno scollamento a tutto spessore sul lato vestibolare, che consenta il disegno e l'apertura di una botola ossea cercando di non ledere la membrana di rivestimento interna (membrana di Schneider) quindi scollamento della membrana ed inserimento dell’innesto. Infine il posizionamento dell’impianto che sarà immediato o differito a seconda della presenza o meno di una stabilità primaria, cioè l’assenza di mobilità nel momento in cui si va ad inserire l’impianto, garantita da una dimensione verticale di almeno 5mm.
Il rapido progresso nel campo dei biomateriali e l’affinarsi delle tecniche chirurgiche hanno contribuito all’affermazione di tale metodica che presenta delle differenze in base alla sede di prelievo, il tipo di innesto (autologo-eterologo), il posizionamento immediato o differito e l’utilizzo o meno di membrane riassorbibili.
INDICAZIONI: quando si devono posizionare impianti nel settore posteriore (molare premolare) e non vi è sufficiente altezza ossea.
CONTROINDICAZIONI ALL'INTERVENTO:nei pazienti con patologie sistemiche che possono comportare alterazione dei processi riparativi (ad es: diabete non compensato) questa tecnica deve essere attentamente valutata.
La tecnica va attentamente valutata nei fumatori e in coloro che presentano patologie delle prime vie aeree quali ad esempio sinusiti. Una indagine endoscopica delle vie sinusali è raccomandata.
infine la tecnica è controindicata nei pazienti con infezioni oro dentali attive o atrofie eccessive (classe 5 di Cadwood Howell).